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Descrizione del progetto
Il progetto in parola, nasce dalla necessità e dalla richiesta, avanzata dai responsabili regionali del settore “Gestione Acquedotti ex Casmez”, di verificare e provvedere all’adeguamento e potenziamento del nodo di S. Rocco sia dal punto di vista strutturale, che della sua capacità di vettoriamento della risorsa idrica.
Difatti, si è riscontrato che il microclima particolarmente sfavorevole, creatosi all’interno del serbatoio (umidità e assenza di ventilazione), ha prodotto ammaloramenti dei calcestruzzi e delle armature, compromettendo negli anni, la struttura delle vasche.
Il raggiungimento della vita utile delle parti d’opera accessibili potrebbe condurre ad un declassamento dell’impianto per quanto riguarda i livelli di invaso all’interno delle vasche.
Dappiù, in alcuni periodi dell’anno (mesi estivi), l’impianto non riesce a soddisfare l’idrorichiesta delle utenze servite; l’area ha subito negli anni un sensibile aumento demografico, modificando pertanto, le condizioni di funzionamento originarie per cui l’invaso artificiale, era stato ideato e realizzato.
Periodo esecuzione opere
2016
Ente Appaltante
Regione Campania – Acqua Campania S.p.A.
Attività svolte
Progettazione Preliminare, Definitiva e Esecutiva e CSP
Importo Lavori
€ 4.985.832
Ristrutturazione statica del Serbatoio S.Rocco e adeguamento adduzione centrale di Mugnano
Descrizione progetto
Il progetto in parola, nasce dalla necessità e dalla richiesta, avanzata dai responsabili regionali del settore “Gestione Acquedotti ex Casmez”, di verificare e provvedere all’adeguamento e potenziamento del nodo di S. Rocco sia dal punto di vista strutturale, che della sua capacità di vettoriamento della risorsa idrica.
Difatti, si è riscontrato che il microclima particolarmente sfavorevole, creatosi all’interno del serbatoio (umidità e assenza di ventilazione), ha prodotto ammaloramenti dei calcestruzzi e delle armature, compromettendo negli anni, la struttura delle vasche.
Il raggiungimento della vita utile delle parti d’opera accessibili potrebbe condurre ad un declassamento dell’impianto per quanto riguarda i livelli di invaso all’interno delle vasche.
Dappiù, in alcuni periodi dell’anno (mesi estivi), l’impianto non riesce a soddisfare l’idrorichiesta delle utenze servite; l’area ha subito negli anni un sensibile aumento demografico, modificando pertanto, le condizioni di funzionamento originarie per cui l’invaso artificiale, era stato ideato […]